Partendo dalle fiamme che avvolgono Notre Dame, che, parafrasando l’autore, nonostante tutto, rimane al suo posto, come un vecchio, ma indomito e forte dopo una battaglia, questo libro ci porta a spasso nel tempo, dalla preistoria ai giorni nostri con una maestria tale che è impossibile smettere di leggere.
Attraverso l’esperienza della scoperta del fuoco, presentato come amico e al tempo stesso, traditore, sin dalle prime pagine emerge tutta la forza di questo rapporto basato sulle dinamiche di un percorso di amore, tradimento e perdono.
“Credevamo di averne soggiogato il potere, ma forse era uno stratagemma del fuoco per entrare nelle nostre case. Quante volte ci ha tradito, scottandoci la mano, sfuggendo dal focolare per inghiottire l’intero edificio che lo ospitava […] Il fuoco ci promette potenza, e poi ci tradisce. Eppure, ogni volta l’abbiamo perdonato. Sulle prime abbiamo reagito a secchiate d’acqua, ma poi l’abbiamo riacceso nuovamente. La verità è che non sappiamo fare a meno di lui: chi dei due, a pensarci bene, è davvero lo schiavo?”
Con leggerezza, ma anche con precisione e competenza, vengono riportati gli aspetti fisico-chimici di questo elemento, senza mai stancare il lettore, che rimane attaccato ad ogni pagina proprio come se stesse fissando il fuoco scoppiettante di un camino. Attraverso passaggi tra miti, leggende e realtà, questo “antico dio” si risveglia spesso dal suo sonno e prorompe nella vita degli uomini.
“Eppure, il fuoco che è vita e divinità sa anche essere una spaventosa forza distruttrice. La fiamma del focolare si tramuta troppo facilmente nell’incubo di un rogo…”
Ma ecco che lo scrittore interviene subito in difesa dell’imputato.
“Il fuoco, come altri dei antichi, non era né malvagio né buono, e al tempo stesso era entrambe queste cose”.
E il nostro protagonista assume anche un nome e una forza; anzi, un nome e una forma, a seconda della civiltà o religione di riferimento
Atar per lo Zoroastrismo, Efesto per i Greci, viene custodito e venerato dalle Vestali a Roma, ecc., connotandosi di aspetti negativi o positivi in base all’interpretazione umana del suo valore. Nell’Antico Testamento, ad esempio, il profeta Daniele descrive il “trono di Dio come vampe di fuoco con le ruote come fuoco ardente. Un fiume di fuoco scendeva dinanzi a lui”. Meravigliosa e altrettanto stupefacente è l’immagine del roveto ardente, attraverso il quale Dio si rivela a Mosè sul Monte Oreb. E poi il fuoco si spezza. Da un lato, la forza dell’amore di Dio, dall’altro i denti di fuoco del diavolo. Due volti di un’unica medaglia, aspetti contrari e inconciliabili, scaturiti da un’unica origine.
Molto affascinante si rivela anche anche la personificazione attraverso l’immagine del sole.
“Ogni gloria, però, è soggetta alla legge del cerchio. Quando si raggiunge l’apice, inizia la parabola discendente. Il sole non fa eccezione. Dopo l’apogeo estivo, il trono celeste inizia a calare. Rimane caldo e luminoso, ma più basso sull’orizzonte, e sempre più languido, quasi triste”.
Francesco Boer continua, inebriando il lettore con descrizioni e citazioni, per cui è davvero impossibile distogliere lo sguardo da queste pagine.
“Tramite la forza del fuoco abbiamo trasformato il mondo, noi stessi. Abbiamo costruito l’impero dell’uomo. Con le sue vampe esplosive abbiamo livellato montagne e sterminato popoli interi. Potere puro che infiamma nell’anima, che si autoalimenta come una fame, o un incendio. Ma di quella esplosiva miscela che palpita nel nostro cuore, abbiamo davvero il controllo?”
E il resto del libro?
Chiaramente, va letto e, se possibile, tutto d’un fiato, come ho fatto io!
Francesco Boer (Gorizia, 1980) è esploratore e naturalista, alchimista e scrittore.
Fra le sue pubblicazioni: Troverai più nei boschi, Ed. Il saggiatore; L’immaginazione non è uno stato mentale: è l’esistenza umana stessa, Ed. Fontana; Il sentiero dei simboli, Ed. Cer-chio della luna; La verità dei tempi, Ed. Cerchio della luna; Contro Dio, Ed. Cerchio della luna; Alchimia dei simboli, Ed. Cerchio della luna; Luoghi di magia e mistero del Friuli-Venezia Giu-lia, Ed. Intermedia