Il tuo sorriso nel cielo, incantevole luna, mi fascia
le guance con tenero sguardo.
Struggenti le mani di ghiaccio della notte,
intramontabile amica dei sogni più cupi,
destrieri di sangue nel vallo del mondo,
si avvinghiano ai cuori immersi nel sonno.
Tu sola conduci il mio cuore smarrito
nell’estasi infausta di un amore perduto.
Fasciati i miei fianchi da mani robuste,
smarriti i miei occhi nel fondo di un pozzo.
È solo un istante quello che ci divide.
Dall’alta scogliera rincorro le nubi,
esaltando il favore del labbro socchiuso.
Estasi, incanto, amore soffuso.
O luna incantata,
o luna fatata
ridammi i miei giorni prima del tempo,
del tempo passato.
Luna d’argento, luna d’incanto
sciogli il mio cuore
a quest’ultimo canto.
Il canto del cielo,
il canto del mare,
quello per cui io ti vengo a cercare.
E passa un giorno,
ne passa un altro,
ma tu non torni
e io resto a guardare.
Finalista al premio “Una rondine al tetto” 2022
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