Carissimi,
vi propongo oggi la lettura della giustificazione poetica che apre la mia nuova raccolta dal titolo “Sinestesie”,
pubblicata da Atile Edizioni.
Vi invito a visitare il sito della casa editrice www.atile.it, a partecipare ai concorsi e alle iniziative proposte.
GIUSTIFICAZIONE POETICA
Non scrivo poesie
per cambiare il mondo:
il mondo non si può cambiare.
Scrivo poesie per cambiare i cuori,
per dire che è vero quello
che ti graffia l’anima dentro e fuori.
Non scrivo poesie
per cambiare il mondo:
il mondo non si può cambiare.
Scrivo poesie
quando il vento della solitudine sferza,
quando il tutto si ferma
e tu non respiri, se non di angoscia a strappi.
Non scrivo poesie
per cambiare il mondo:
il mondo non si può cambiare.
Scrivo poesie
quando il cerchio stringe e chiude le sue mani
e ti soffoca l’ansia dell’inverno della vita
e ubriaca di pensieri e di morte,
scegli di sentire la polvere tra le dita
ossute e stanche,
perché tanto hanno dato
e vorrebbero ancora schiudersi al domani.
Non scrivo poesie
per cambiare il mondo,
il mondo non si può cambiare.
Scrivo poesie
per scegliere
il meglio che mi rimane,
quando Il vento soffia e spinge
i solitari silenzi della notte,
quando il buio stride
e vedo a tratti la partita
a scacchi con la sorte.
Non scrivo poesie,
ma pensieri stanchi e traballanti.
E dubito
e mi dico:
scriverò poesie
e con i versi,
forse, il mondo comincerà
a cambiare.
Non scrivo poesie,
ma pensieri tortuosi e martellanti.
E dubito
e mi dico:
scriverò poesie
e con i versi,
forse, il mondo si potrà
salvare.
Non scrivo poesie,
ma pensieri solitari e lenti
come il sogno
di domani,
quello che è già vivo
nella speranza di ieri.
Non scrivo poesie,
ma raccolgo i frammenti
della vita e aspetto
il segreto più dolce
che si sveli
nel notturno
ristagno dei miei sensi.
Non so più
se scrivo poesie,
ma amo il mio mondo
pieno di sinestesie.